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L’innesco inaspettato di una virata economica in Argentina

La pandemia ha sconvolto tutte le priorità di un governo che aveva appena cominciato la sua attività. Il presidente Alberto Fernández affronta ora due emergenze simultanee: lo tsunami della salute e il peggioramento della recessione. Il ritardo con cui il coronavirus arriva all’emisfero meridionale permette all’Argentina assimilare ciò che è successo nel nord. Ma quel vantaggio dà solo un po’ più di tempo per cercare di rattoppare un sistema sanitario distrutto. Il governo ha accelerato l’inizio dell’isolamento sociale, di fronte al grave pericolo che si avvicina a causa della mancanza di respiratori e ospedali. Tutti temono le conseguenze di un salto esponenziale dei contagi e si cerca di appiattire la curva della diffusione del virus per distribuire l’impatto sulla struttura sanitaria.Leer texto completo [PDF]

Nicaragua fa male

Scrivere sul Nicaragua è così doloroso e triste come indispensabile. I ricordi della rivoluzione sandinista sono ancora vivi nella generazione che ha conosciuto quelle gesta. Il silenzio sarebbe un affronto per coloro che parteciparono a quella memorabile insurrezione contro Somoza.

O loro o noi: l’Argentina sull’orlo della crisi

Si sapeva da sempre che Macri governava per i ricchi e che il suo modello economico avrebbe portato a una grande crisi. La prima affermazione è stata corroborata dalla ridistribuzione regressiva delle entrate perpetrata negli ultimi due anni.
La seconda ha iniziato a essere verificata con le montagne russe su cui ha viaggiato il tasso di cambio dell’ultima settimana.

La sinistra di fronte al Venezuela

I mezzi di comunicazione tacciono la violenza dell’opposizione venezuelana e la repressione imperante nei governi di destra della regione. La strategia del golpe istituzionale incontra seri limiti, ma la sinistra deve confrontarsi con questa minaccia, sostenendo decisioni antimperialiste e distinguendo il boicottaggio capitalista dall’inefficienza ufficiale.
Seguendo gli orientamenti socialdemocratici, il post-progressismo contesta lo chavismo, sottovaluta il pericolo golpista e identifica erroneamente l’autoritarismo. I dogmatici ignorano quale sia il nemico principale e convergono con i conservatori o scivolano verso un passiva neutralità.
La destra pretende soltanto elezioni che le assicurino la vittoria. In condizioni molto sfavorevoli la Costituente riapre opportunità e suscita un nuovo incontro degli intellettuali radicali.

Il nostro Fidel

In America Latina la morte di Fidel ha suscitato molti commenti, a volte sbilanciati tra un’esaltazione acritica e un’ostilità preconcetta. Questo articolo di Claudio Katz si caratterizza per una rigorosa valutazione dei suoi grandi meriti senza nasconderne le contraddizioni. (a.m.)

La Grecia vista con occhi latinoamericani

Con l’approvazione parlamentare del terzo memorandum si è concluso un altro capitolo del drammache sta affrontando la Grecia. L’entusiasmo suscitato dalla vittoria del “No” nel referendum è statobruscamente soppiantato dalla frustrazione causata dalla capitolazione di Tsipras.
Ma lo scioglimento del dramma non c’è ancora. Se la battaglia contro le misure imposte recupereràforza, rinascerà la speranza di resistenza nei confronti della trojka. L’esperienza latinoamericana dilotta contro gli stessi avversari fornisce tre insegnamenti pertinenti per la congiuntura greca:

Centro-sinstra, nazionalismo e socialismo

18.Feb.05

I nuovi governi sudamericani condividono la critica al neoliberismo, mettono in discussione le privatizzazioni a oltranza, l’eccessiva apertura dei mercati e la disuguaglianza sociale.

LÍmperialismo en Irak

16.Nov.02

L’occupazione nordamericana dell’Iraq ha scosso tutti i popoli del mondo, perché ha costituito l’avvio delle operazioni imperialiste del nuovo secolo. Balzano agli occhi come operino i meccanismi di oppressione militare, di sottomissione politica e di saccheggio economico dei paesi periferici ed è possibile notare come siano sostanzialmente cambiati negli ultimi decenni i rapporti vigenti tra le potenze centrali.